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Mercato editoriale. Come è cambiato oggi il settore.

Posted by Tiziana Iaccarino on 04/08/2014 in Consigli per gli scrittori, Editoria |

Sono anni che dico “Le vendite faranno la differenza. Non importa con chi pubblichi e in che modo, se venderai, sarà quel successo a distinguerti dalla massa“.
Inutile dirvi che, in qualità di autrice e web promoter free lance, agli inizi sono stata molto attaccata dai “cultori della buona letteratura” e da quelli che sono contro l’EAP per partito preso, oltre che da quelli che snobbano certi pensieri.
La mia esperienza nel settore editoriale e la gavetta che mi porto sulle spalle come un fardello di oltre 15 anni, mi hanno fatto capire il meccanismo di certe regole.
Mentre i principianti e quelli “moralisti” diffondevano critiche su chi pubblicava a pagamento e chi gratuitamente, fondando schiere e scuole di pensiero diverse pronte a scontrarsi su siti, blog e social, io restavo ferma della mia idea.
Io, che avendo fatto la gavetta in una delle città più difficili del nostro Paese, indovinate quale (la mia città, intendo) dove i librai diventavano editori (ora c’è la crisi, quindi non ci diventano più, semmai chiudono pure bottega) poiché avevano i soldi per farlo, e avendo bazzicato per librerie che snobbavano di brutto gli emergenti o essendo passata a consultare editori e collaboratori snob che cercavano di fare l’affare del momento (con la proposta di pagamento per la sua prima pubblicazione), imparavo a conoscere “il giro di affari” che vorticava nel settore e l’importanza di farsi conoscere con la promozione e la conseguente vendita. Perché un libro è un prodotto e quando si parla di commercio, si deve parlare conseguentemente di vendita.
Ricordo ancora distintamente che, quando feci questo discorso in una nota libreria napoletana, la risposta canzonatoria dei commessi fu «Il libro non è un prodotto, non vendiamo patate, cipolle e ortaggi!». «Certo», risposi, «ma dovete vendere perché è ciò che conta, a volte anche più della qualità in sé.».
Bene, quella libreria ha chiuso bottega per fallimento. A conferma della mia tesi. Le vendite fanno la differenza e contano per tutti: dall’autore alla casa editrice, dall’agenzia letteraria al distributore e dalla libreria ai suoi dipendenti più o meno intelligenti, perché è il “mercato” a far girare il denaro, sempre.
Non ho mai dato importanza, quindi, al “come” e al “con chi”, poiché molti anni fa pubblicare era più complesso di ora e si incappava facilmente in proposte economicamente indecenti che nulla avevano a che fare con la passione per i libri e la scrittura.
Oggi è tutto più semplice perché la globalizzazione e il marketing da web che ha investito la vita di tutti, la fa da padrone.
Oggi un esordiente ha una strada molto più spianata dei passati. Non deve per forza pagare per pubblicare, può ricorrere al self-publishing anche in sola versione digitale, scalare una classifica vendite e sperare di essere contattato da un agente letterario o una casa editrice importante che gli cambi il curriculum (e vi assicuro che sta capitando a molti esordienti anche alla loro prima esperienza letteraria).
Quindi, la mia tesi secondo la quale “non importa con chi” e “in che modo” pubblichi, ma conta che tu venda, è stata pienamente dimostrata con gli anni. Perché proprio chi vende tanto oggi su una qualunque piattaforma di self-publishing ha la possibilità di farsi notare in classifiche in cui gareggia con nomi illustri e, successivamente, di farsi notare per ottenere il tanto agognato passo di qualità.
E pensare che un tempo, anche io sono arrivata in classifica (di libri cartacei) su La Repubblica Ed. Napoli nel 2010 con il romanzo “Un barlume di speranza” (Giovane Holden Edizioni, I Edizione 2008 – II Edizione 2010) e ho raccolto frutti che mi hanno tolto molti sassolini dalle scarpe e fatto ottenere soddisfazioni non di poco conto.
Ma non si finisce mai di imparare perché scrivere e poi farsi conoscere è uno dei mestieri più difficili per chi ha voglia di costruire, un mattone alla volta, una carriera letteraria.
Come?
La pazienza in primis, la costanza e il talento. E se questo non basta, sappiate che ci sarà sempre chi apprezzerà i vostri sforzi e saprà che le vostre passioni sono una grande gioia da condividere.

Tiziana Iaccarino.

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