About Laura Bertoli

Posts by Laura Bertoli:

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I libri della mia vita

Posted by Laura Bertoli on 01/04/2014 in Libri |

Devo riempire una serata triste, una di quelle che farei volentieri a meno di scrivere ma perfino la mia gatta mi si è piazzata in braccio ben decisa a non lasciarmi alzare per mettere via il laptop. E allora non mi resta altra scelta che abbandonarmi alla nostalgia e lasciare affiorare i ricordi. La memoria è un argomento sempre degno di essere evocato. Perciò questa sera vorrei raccontarti di quei libri che hanno fatto di me una lettrice instancabile e che in qualche modo mi hanno mostrato una strada, indicato delle risposte, svelato dei misteri. Perché ogni volta che apro un libro io so che sto inevitabilmente cercando una risposta alle mie domande.

In principio erano le fiabe, quelle di “a mille ce n’è…”, per intenderci, so che le hai ascoltate e lette anche tu, in versione 45 giri o cassetta, magari c’è stata perfino un’edizione in cd che non conosco. Comunque in edicola usciva una fiaba a settimana, e ancora prima di leggerla sfogliavo il fascicolo per ammirare le bellissime illustrazioni che invitavano a tuffarsi nella magia. Tremavo con la storia di Barbablù e delle sue sfortunate mogli, mi emozionavo per le prove sovrumane da portare a termine per conquistare la mano della principessa incantata, ma la mia fiaba preferita era I cigni selvatici, tant’è che molti anni dopo ho chiamato mia figlia con lo stesso nome della principessa protagonista, che (mi hanno fatto notare) è una delle poche eroine davvero generose delle fiabe, capace di rischiare la propria vita per le persone amate (in questo caso i fratelli). Forse proprio per questo l’ho apprezzata più di qualsiasi cenerentola che passasse dalle mie parti.

Gli anni dell’infanzia erano anche gli anni di Candy Candy, e grazie a questo cartone animato, in cui si parlava anche di teatro, mi sono dedicata alla lettura precoce di Shakespeare, in particolare di Romeo e Giulietta. Poi è arrivato il tempo delle letture da adolescente, prima Violetta la timida di Giana Anguisola, di cui ricorderò sempre gli insegnamenti per affrontare le proprie insicurezze, e tutti i libri di Brunella Gaseperini, da A scuola si muore a Grazie lo stesso, ma soprattutto (e riletto diverse volte anche in tempi recenti) Rosso di sera. La Gasperini è un esempio, troppo spesso dimenticato, di scrittura che tocca il cuore, a cui perfino ora vorrei ispirarmi.

Dell’università salvo tutto il romanzo vittoriano, rigorosamente in lingua originale. E’ merito di Dickens se ho imparato l’inglese, anche se Middlemarch di George Eliot rimane il mio libro preferito di quegli anni, con un’estensione della mia ammirazione incondizionata ad altre autrici che sono state capaci di dare vita a personaggi femminili con le palle in romanzi come Orgoglio e pregiudizio, Jane Eyre o Cime tempestose. Studiavo anche letteratura spagnola e ispanoamericana, in quel periodo, e ho amato Don Chisciotte, soprattutto il secondo volume, dove non è più lui a credere spontaneamente alle sue fantasie, ma altri che lo inducono a ingannarsi. E’ una storia triste e struggente, ben lontana alla versione per bambini a cui siamo abituati. E c’era anche Rayuela, con il suo impianto narrativo incredibile che somiglia tanto alla costruzione di un puzzle. Il libro più originale che abbia mai letto. E Juan Rulfo, Carlos Fuentes, Gabriel García Márquez… in tempi più recenti ho ritrovato la stessa magia leggendo Zafón.

Nei primi anni “adulti” dopo l’università leggevo Richard Bach, Il ponte sull’eternità in primis, che mi ha convinta ancora di più dell’esistenza del Destino… o meglio del fatto che nulla succede per caso. Poi è arrivata tutta la serie dei testi di crescita personale: Don Miguel Ruiz, Neale Donald Walsch, Gregg Braden… fino ai più recenti  coach di cui ho parlato in post precedenti. Mi rendo conto che non potrò mai citare tutti i libri che mi stanno a cuore, ma tra i romanzi recenti quelli di De Silva mi hanno fatto ridere e piangere, quelli di Glattauer battere il cuore, Un giorno di David Nicholls mi ha fatto pensare che un romanzo così vale davvero la pena di scriverlo, oltre che leggerlo. Nonostante venga anche voglia di cambiarne il finale. Del resto è possibile che tutti i miei libri preferiti, in fondo, non siano altro che fiabe, spesso tristi o amare, senza lieto fine, ma dopo tutto riconducibili sempre a quell'”a mille ce n’è…” della mia infanzia.

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Ho letto: I doni dell’imperfezione, di Brené Brown

Posted by Laura Bertoli on 30/03/2014 in Libri |

Ecco com’è andata: non sapevo nemmeno chi fosse Brené Brown finché non ne abbiamo parlato al master di coaching. In quell’occasione mi sono limitata ad appuntare i titoli dei suoi libri, più per completezza bibliografica che per un reale desiderio di leggerli. Tanto i libri sul perfezionismo non mancano di certo nella mia biblioteca (alcuni […]

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Segnalazione: “Accademia aperta alla scrittura”

Posted by Laura Bertoli on 25/03/2014 in News di Penna d'Oca |

Cari amici scrittori che abitate in zona Roma (ma anche no!), vi voglio segnalare questa opportunità gratuita per i giovani autori, di cui abbiamo avuto notizia dalla Culture and Glamour Academy, un centro polifunzionale nato con l’intento di affermarsi come punto di riferimento in ambito culturale per artisti, curatori e amanti delle arti e della moda. La C&G […]

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Filosofia emotiva della recensione

Posted by Laura Bertoli on 22/03/2014 in Pensieri sulla scritura |

Mi commuove sempre un po’ quando un autore, che magari non conosco nemmeno, mi chiede di recensire un suo testo. Mi domando cos’è che ha fatto scattare la sua fiducia nel mio giudizio e in che modo potrei contribuire al suo successo, io che in fondo sono una lettrice qualunque, una lettrice-scrittrice che ogni tanto […]

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Self-coaching per scrittori: la pagina bianca

Posted by Laura Bertoli on 08/03/2014 in Consigli per gli scrittori |

“There is no greater agony than bearing an untold story inside you.” (Maya Angelou) Personalmente non ho mai avuto timore della pagina bianca, anzi, la considero come uno spazio di libertà e di possibilità infinite. Lascio che le parole scorrano, che scelgano da sole il loro ritmo, dando forma a una storia. Piuttosto è in […]

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Cosa fa di me una scrittrice?

Posted by Laura Bertoli on 23/02/2014 in Pensieri sulla scritura |

Se sono una scrittrice, non è quello che ho scritto e pubblicato qua e là fino ad oggi che mi definiscono come tale. Non mi sento più scrittrice ora di quanto lo fossi alle elementari, quando scrivevo copioni teatrali da far recitare alle mie compagne di classe, o quando mi cimentavo con le prime poesie […]

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Ho letto: Le donne, il cibo eD io, di Geneen Roth

Posted by Laura Bertoli on 20/02/2014 in Libri |

Al master di coaching che sto frequentando (tra l’altro un’esperienza bellissima, dai un’occhiata qui e, se vuoi saperne di più, qui) vengono suggeriti sempre un sacco di libri che, se solo avessi il tempo, leggerei tutti dal primo all’ultimo, ma mi accontento di quello che posso fare in quei piccoli spazi di vita che riesco a ritagliarmi di tanto […]

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Penna d’Oca cambia pelle!!!

Posted by Laura Bertoli on 15/02/2014 in News di Penna d'Oca |

Ciao Pennuto, benvenuto sul nostro sito tutto nuovo! Era da tanto tempo che ci stavamo pensando. Qualche volta abbiamo anche avuto la tentazione di chiudere tutto, perché ci sembrava che quella comunità così attiva che avevamo costruito insieme non esistesse più. Che facebook avesse sostituito i nostri strumenti di auto-pubblicazione, i commenti, la mitica bacheca […]

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