L’autore Gianluca Giusti si racconta.
In questa intervista dialogheremo con l’autore Gianluca Giusti. Classe 1964, che si iscrive all’Isef e sviluppa una carriera nell’ambito dell’informazione scientifica del farmaco in ambito psichiatrico entrando, in seguito, a far parte del gruppo “Johnson & Johnson”.
Poi inizia a scrivere e lo fa dopo aver sviluppato certamente una grande competenza in materia.
Infatti, la sua prima opera dal titolo “OscuraMente” pubblicata da Errekappa Edizioni nel 2013 ne è una concreta dimostrazione letteraria.
Un titolo che dice molto. Ma che scopriremo meglio attraverso le parole del suo autore.
Ciao Gianluca,
Mi incuriosisce molto il tuo lavoro e soprattutto questa tua opera. Puoi dirci in pochi righi perché hai deciso di raccontare del cervello umano? Credi davvero che venga usato solo il 10% delle sue potenzialità?
RISPOSTA:
Ciao Tiziana e grazie per l’opportunità.
Per rispondere alla prima parto dalla seconda domanda. Se credo che venga usato solo il 10% del nostro cervello? Ma non scherziamo, è vero l’esatto contrario. Non lo dico io sia chiaro, ma le neuro scienze e gli esami strumentali come spiego ampiamente e con linguaggio semplice nel libro. Le percentuali non esistono, noi usiamo interamente il nostro cervello, se poi vogliamo dire il 100% va bene, ma l’essere umano e il suo processo evolutivo non si distinguono per quantità, ma per la qualità di come usiamo la nostra mente. Ho deciso quindi di raccontare il cervello umano perché ho sentito tante, troppe volte questa cosa dell’uso del solo 10% senza che venisse quasi mai contestata e una cosa non contestata alla fine diventa vera anche se non lo è. Ho voluto farlo io, visto anche la mancanza totale di testi in merito.
Cosa deve aspettarsi il pubblico da questa tua opera “OscuraMente” (Errekappa Edizioni, 2013)?
RISPOSTA:
Un saggio completo, scritto in modo semplice e ironico in grado non solo di spiegare come stanno realmente le cose da un punto di vista scientifico, ma anche come difendersi dai persuasori occulti di ogni ordine e grado che, volendo vendere un uso maggiore del “loro cervello”, vogliono far credere di avere poteri che non esistono.
Lo consideri un testo adatto a tutti o solo a persone che lavorano nel tuo ambito e che hanno voglia di approfondire l’argomento?
RISPOSTA:
Adatto a tutti! Proprio perché troppo spesso assistiamo a tanti fenomeni di presunti fenomeni paranormali che, giocando sulla sensibilità delle persone, vogliono far credere di parlare con i defunti, piegare i metalli o leggere nel futuro grazie al “potere della mente”. Il vero potere che hanno è saper spennare le persone facendo credere cose che non esistono. “OscuraMente” nasce proprio con lo scopo di riuscire a difendersi da questi truffatori e da tutti coloro che, usando abili capacità comunicative, pur senza disturbare inesistenti percentuali mentali, riescono da bravi imbonitori a vendere il nulla o l’inutile.
Dove lo hai presentato finora e in quali ambiti?
RISPOSTA:
Nel posto più bello che ci sia, una scuola. La direttrice del centro studi Benedetto Croce, che ringrazio, di Montecatini Terme ha voluto creare un evento per i suoi studenti e aperto a tutti. L’idea era quella di sensibilizzare gli studenti grazie al ruolo sociale di “OscuraMente”. I giovani possono essere più soggetti al richiamo di falsi miti e promesse fasulle come al pericolo di essere raggirati da sette e gruppi vari in odore di Demonio o droghe. È stata una mattinata di grande successo con tante domande e richieste di chiarimenti da parte degli studenti e dei numerosi cittadini presenti. Il ciclo delle presentazioni continua e il prossimo mese sarò a Pistoia alla libreria Feltrinelli e poi alla Mondadori di Sassuolo.
Qual è la domanda più frequente che ti fanno le persone riguardo al tuo lavoro e al libro che hai scritto?
RISPOSTA:
Più che chiedere, inizialmente mi dicono che sì, è vero, che usiamo solo il 10% del nostro cervello. A dimostrazione di quello che ho detto prima, cioè che se una cosa non viene contestata, anche la più assurda, alla fine diventa vera. Quando poi gli dico che le cose non stanno proprio così allora mi chiedono: Ma come fai a sapere che non è vero? Allora accenno a qualche dettaglio che li incuriosisca rimandando alla lettura del libro per scoprire come stanno davvero le cose
Se fossi in una libreria, una qualunque, in che reparto inseriresti la tua opera?
RISPOSTA:
Saggistica senza ombra di dubbio, possibilmente accanto a Odifreddi, Angela, Hack e Polidoro e altri autori di estrazione scettico razionale.
E per pubblicizzarla che slogan, o frase useresti?
RISPOSTA:
“Il vero potere non è nelle false promesse ma nella conoscenza”.
Infine, manda un messaggio al pubblico per invogliarlo all’acquisto.
RISPOSTA: Conoscere qualcosa in più sul nostro cervello vuol dire conoscere molto di più di noi stessi.
Sei sicuro di conoscere davvero te stesso?
Segnaliamo che l’opera è disponibile anche all’acquisto on line presso i maggiori siti di shopping.
Eccone uno nel quale troverete l’opera scontata: http://www.amazon.it/Oscuramente-vero-usiamo-nostro-cervello/dp/8896084075/ref=sr_1_1?s=books&ie=UTF8&qid=1391245402&sr=1-1&keywords=oscuramente .
Tiziana Iaccarino.
1 Comment
Ho letto i libri di Polidoro, e se lo stile è quello mi incuriosisce senz’altro!